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Se alla coscienza viene in qualche modo impedito di assumere in tutto o in parte informazioni dall’inconscio essa non è in grado, come geneticamente è predestinata a fare , di costruire in sé , sulla base di quelle informazioni , una immagine fedele della reale natura dell’individuo .
Una immagine fedele del suo Sé.
Siccome la coscienza /cervello ha un bisogno assolutamente vitale di conoscere di quella natura ai fini della sopravvivenza dell’individuo (ed aggiungo della sua specie) sulla base delle informazioni che via via acquisisce dalla realtà sensibile costruisce una simil-immagine di quel Sé.
Costruisce cioè ciò che alla fine essa CREDE essere il Sé
dell’individuo.
Costruisce una serie di protesi artificiose ed artificiali (della
sessualità , dei sentimenti, delle emozioni ,ecc. ,ecc. ) che
nell’insieme vanno a costituire ciò che viene definito “falso sé”.
Siccome la coscienza/cervello è una macchinetta biologica piuttosto potente quella protesi complessiva del sé può essere anche molto ma molto simile alla vera natura dell’individuo.
Ma sempre una protesi artificiale ed artificiosa resta.
Per un semplice motivo.
Essa è totalmente o quasi scollegata dagli istinti dell’individuo, dal suo inconscio, dalla energia libidica che da quest’ultimo propana.
E’ cioè completamente o quasi scollegata dalla vita.
E’ cioè completamente dissociata da quella che è la vita reale , la vitalità, la reale natura umana dell’individuo, i suoi istinti fondamentali.
Tanto per fare un esempio:
Le radici dell’albero di Natale prima di essere venduto vengono immerse dal venditore nell’acqua bollente.
Ciò blocca i canali linfatici e l’albero da Natale a Capodanno sembra vivo e vegeto.
A Capodanno comincia a perdere gli aghi e si rivela per quello che è sempre stato fin dal momento dell’acquisto: un albero morto.
Così sono le protesi del falso sé: alberelli senza radici nate morte fin dal momento della loro costruzione da parte della coscienza nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza.
L’individuo pertanto diventa e sarà così per tutta la sua vita altra cosa da sé.
Egli vivrà una vita che non è la sua .
Gli verrà impedito di vivere la vita che i suoi geni , i suoi istinti, la sua natura gli avevano assegnato.
La storia , la medicina, la psicoanalisi ci dicono che ciò non è poca cosa.
E che da ciò nascono e sono nati una quantità infinita di disastri e di sofferenze per l’individuo , per l’umanità, per le specie viventi.
Occorre aggiungere che quella costruzione artificiosa sulla quale pur si fonda l’identità dell’individuo viene difesa dalla coscienza come se dalla sopravvivenza di quella protesi dipendesse la sopravvivenza della coscienza stessa .
Ed inoltre essa viene vissuta come il massimo della perfezione possibile (anche se lo sfortunato individuo che di essa vive è irrimediabilmente perduto nel più profondo degli ospedali psichiatrici).
Le difese del Narciso , per quanto orribile sia l’immagine che la coscienza ne ha costruito, sono tra le difese più potenti che esistano.
Infine per chiarire meglio :
Il falso sé NON è il Sé (può assomigliargli molto ma è cosa immensamente diversa);
Il David di Michelangelo NON è David (forse gli assomiglierà moltissimo ma è cosa diversa dal signor David);
L’immagine di Brigitte Bardot nella foto NON è Brigitte Bardot (sembra proprio lei ma non è lei);
La mappa di Roma NON è Roma (anche se ne fa una descrizione molto fedele);
L’ostia che i cattolici assumono durante la comunione NON è il Cristo ma è solo una sua rappresentazione simbolica ;
Il “Cristo” che è in ciascun essere umano è una rappresentazione simbolica del suo Sé (ed ovviamente negando sé stessi, i propri istinti, la propria sessualità , la propria natura umana, ecc, si è ben poco cristiani);
E così via.