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Un sogno parrebbe ora fornire una possibile nuova configurazione della psiche che abbia intergrato nella propria coscienza l’immagine del Sé.
Dice il sogno:”Un uomo è a cavalcioni di una struttura in ferro pensile saldamente infissa su quella che parrebbe essere sia una parete verticale sia la superficie terrestre vista dallo spazio. L’uomo è saldamente a cavalcioni di questa struttura alla quale può sostenersi agevolmente anche con le mani grazie a comodi appigli. Aiuta una donna a porsi anch’essa a cavalcioni di questa struttura, davanti a lui.”.
Nella figura simbolica dell’uomo a cavalcioni della struttura in ferro parrebbe rappresentarsi sia la coscienza cognitiva , sia l’immagine del Sé sia l’ego cioè la funzione egotica.
Funzione egotica che si colloca perciò tra la coscienza percettiva (la donna nel sogno) e la struttura in ferro che parrebbe rappresentare sia il Sé fisico che l’inconscio. Sè fisico saldamente ancorato (grazie alla forza di gravità ovviamente) alla superficie terrestre.