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La percezione che la coscienza ha della postura dell’individuo determina la configurazione muscolare dello stesso.
Ed insieme questa configurazione muscolare determina quella postura.
Nel momento in cui “artificialmente” si modifica anche lievemente quella postura, quale che essa sia, quella configurazione muta, alcuni dolori spariscono, alcuni movimenti diventano più agevoli, nuove fasce muscolari si riattivano e si percepiscono.
Ancora una volta, come nella meccanica quantistica, è l’informazione (in questo caso quella che la postura dà alla coscienza) e viceversa a mutare o a perpetuare le cose.
(scritto il 21/2/23)