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Ciascun essere umano sà perfettamente cos'è la sofferenza ed il dolore.
E nella sua vita non sono certo mancate occasioni per vivere quelle sensazioni.
Ma la macchina-coscienza in quella sua parte che chiamiamo "coscienza percettiva" sà cos'è la sofferenza?.
Non è questa una domanda retorica.
Se la macchina biologica chiamata cervello, una parte della quale gestisce la macchinetta-coscienza, non ha preso COSCIENZA del dolore e della sofferenza nulla potrà fare per evitarla.
I Buddisti affermano che grazie alla meditazione trascendentale riescono a prendere coscienza del dolore ed a superarlo.
Quindi prendere coscienza del PROPRIO dolore, della PROPRIA sofferenza è un modo per evitarne la PERCEZIONE.
Tenuto conto che talora il dolore non è connesso ad alcuna patologia e che può essere provocato dall'azione delle false informazioni del falso sè memorizzate nei neuroni "operativi".
Per i dolori che sono invece provocati dalle patologie organiche un aiuto lo danno ovviamente le terapie cliniche e gli antidolorifici.
Così come esistono patologie A-SINTOMATICHE esistono anche, a causa di quelle malefiche false informazioni di realtà, dolori e sofferenze A-PATOLOGICHE.
(scritto il 21/1/25)