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Di solito lo scettico per sostenere le sue affermazioni dice:Io credo solo a ciò che vedo e che tocco con mano.
Ma egli non sa e non capisce che ciò che egli vede e tocca non è un valore assoluto ma è invece pesantemente condizionato dalla sua condizione psichica.
La percezione sensoriale , di ciascuno dei cinque sensi, non ci riferisce della situazione oggettiva della realtà sensibile, della realtà sensorialmente percepibile.
Lasciamo perdere il fatto che i colori non esistono e sono solo una elaborazione della coscienza di certe frequenze elettromagnetiche , lasciamo perdere il fatto che gli odori che percepiamo sono solo molecole che titillano i peluzzi delle narici, ecc. ecc.
La percezione sensoriale di ogni senso ci fa percepire ciò che la nostra psiche ritiene opportuno e necessario farci percepire.
Un individuo entra in una stanza e vede certe cose.
Un altro entra nella stessa stanza e ne vede altre .E non vede alcune delle cose che l’altro ha pur visto.
Due individui hanno la stessa patologia ma uno soffre le pene dell’inferno e l’altro nemmeno si lamenta del dolore che di fatto non percepisce.
Uno si eccita sessualmente da matti solo che viene sfiorato mentre un altro non si eccita sessualmente nemmeno con le bombe.
Uno si tappa le orecchie a sentire un certo livello di suono mentre un altro non ci fa nemmeno caso. E non è sordo.
E non parliamo delle allucinazioni.
Uno vede o sente cose che non esistono nella realtà mentre un altro si tappa il naso disgustato perché percepisce disgustosi odori peraltro inesistenti.
Il livello di sensibilità dei cinque sensi è condizionato dalla situazione psichica di ciascuno.
L’inconscio influenza quel livello di sensibilità allo scopo di far percepire una realtà sensibile che possa essere rappresentazione dei significati che la coscienza rifiuta di riconoscere.
L’inconscio ci fa vedere una realtà sensibile che può discostarsi ed di molto dalla realtà oggettiva (ammesso che ne esista una).
Una realtà sensibile che in conseguenza diventa assolutamente soggettiva e perde del tutto della sua oggettività.
L’inconscio ed i suoi significati rifiutati creano per ciascuno una realtà sensibile diversa.
E questo vale per ogni individuo inconscio e dissociato sia che esso operi in campo scientifico o in campo clinico o in qualsiasi altro settore.
Per cui un medico esalta un certo sintomo del suo paziente e prescrive esami e controesami mentre un altro medico ritiene quel sintomo insignificante.
Un psicoanalista può vedere complessi freudiani dappertutto (e questo magari con la percezione sensoriale c’entra poco ma c’entra comunque con ciò che la coscienza riesce a percepire) mentre un altro va avanti per la sua strada terapeutica seguendo il percorso indicato dai sogni del suo paziente ascoltando solo il Sé di quel paziente.
Un individuo cosciente di sé nota i fenomeni di sincronicità e comprende i significati da essi veicolati mentre un altro li chiama semplici coincidenze e non dà ad essi nessuna importanza.
E si potrebbe continuare.