Sono i due termini che hanno regolato e regolano l’evoluzione della vita.
Il mediatore tra di loro nelle specie viventi è la coscienza o comunque qualsiasi organo che consenta la percezione dell’ambiente .
La coscienza in ogni specie vivente introietta l’ambiente nel senso che di quest’ultimo è in ogni istante specchio fedele (vds i neuroni a specchio).
La coscienza/specchio dell’ambiente ad ogni mutamento persistente dell’ambiente stesso retroagisce in prima istanza con l’inconscio affinchè l’apparato istintuale adegui i comportamenti a quelle mutazioni.
In seconda istanza la coscienza , presumibilmente tramite l’inconscio, retroagirà con il codice genetico il quale con il tempo indurrà modificazioni funzionali od anatomiche più incisive rispetto a quei mutamenti ambientali.
In conseguenza di ciò alcune specie regrediranno , altre scompariranno e nuove forme di vita cominceranno a manifestarsi.
Nuove forme di vita più adattate rispetto a quei mutamenti ambientali.
La coscienza umana non fa eccezione.
In ogni nuovo nato essa si fa specchio dell’ambito sociale/familiare nel quale si trova a nascere.
E ambito sociale /familiare è la condizione psichica prevalente di quell’ambito.
Quale che essa sia.
Ambiente per la coscienza del nuovo nato non sono le pareti di casa o la temperatura dell'aria ma bensì la condizione psichica prevalente di quell’ambito.
L’ambito è composto di individui dissociati da sé ?.
La coscienza infantile assumerà questa condizione psichica come propria.
Essa di questa condizione si farà specchio fedele.
Quell’ambito è composto da individui affetti da complessi di castrazione ?.
E così diventerà la psiche del nuovo nato.
Come si è detto l’adattamento secondario cercherà come potrà di compensare questa condizione psichica di partenza .
Condizione psichica , apparentemente latente, che però manifesterà la propria sintomatologia con il tempo.
Un ambiente psichico malato , in questo modo malato, retroagirà con l’inconscio che adatterà le proprie reazioni istintuali (ed i comportamenti individuali conseguenti) a tale situazione.
Ma non basta.
La coscienza dissociata e l’inconscio a retroazione interagiranno con il codice genetico il quale risponderà a queste sollecitazioni in modo “adeguato”.
E’ possibile che il codice genetico sia la memoria della intera evoluzione della vita sul pianeta.
La retroazione della psiche su di esso può indurlo a ritenere che la condizione ambientale (cioè quella specifica condizione psichica) sia così regressiva da sospingere quel codice stesso sempre più indietro nella sua “memoria“ fino ad indurlo verso la produzione di una nuova forma di vita.
Fino ad una regressione genetica che andrà a sollecitare i geni che hanno dato origine, che hanno prodotto la vita .
E una nuova forma di vita insorgerà in qualche organo.
Forma di nuova vita che i clinici chiameranno “neoplasia”.