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“Specchio, specchio delle mie brame
Chi è il/la più intelligente del reame?.
Nel reame qualcuno c’è che è più intelligente di te”.
L’INTELLIGENZA (razionale ed intuitiva*), non quindi la intelligenza razionale unidirezionale, quella zoppa, quella cieca di un occhio e quindi accecata rispetto al Sé ed alla realtà sensibile, dipende dalla minore quantità di false informazioni presenti nella coscienza neuronale ed, insieme, dalla più alta quantità di informazioni genetiche del Sé, in quella coscienza memorizzate.
È possibile, diversamente da come prima ritenevo, che le informazioni nei neuroni della coscienza o sono vere o sono false.
O sono informazioni genetiche del Sé o sono informazioni false.
O i corrispondenti neuroni sono allo stato 0 o sono allo stato 1 (o viceversa).
Non ci sarebbero perciò informazioni false più false di altre o informazioni vere più vere delle informazioni genetiche del Sé.
Lo stesso (stato 0 o stato 1) dovrebbe essere presente nei neurotubuli e nei microtubuli.
Non so se la ricerca in microbiologia abbia raggiunto questo livello di sofisticazione ma sarebbe interessante conoscere quale sia il rapporto tra la lunghezza delle tubuline in quelle microstrutture cellulari e lo stato di salute delle corrispondenti cellule nelle quale quei neurotubuli e quei microtubuli sono presenti.
Ne discende che tanto più false informazioni “coltiva” la coscienza neuronale tanto più stupido, purtroppo per lui, sarà l’individuo e tanto meno egli potrà capire di sé e del mondo.
Tanto più le sue idee, espressioni e comportamenti saranno frutto dei suoi NEURODELIRI.
(*) E a partire da qui che potrebbe avere qualche senso quella minchiata della misurazione del Q.I.
(scritto il 23/1/25)