Sarebbe ben difficile comprendere questo argomento se non ci si avvalesse degli strumenti della etologia.
Per dirla semplice per capire la durata di un processo di crescita e maturazione psichica istintuale per esempio (toh!) in un cucciolo di gatto occorre osservare che la prima fase del processo ha la durata media di 2,5-3 mesi, il periodo cioè dell’allattamento fino allo svezzamento.
Fase in cui il cucciolo emula al 100% tutti i comportamenti materni.
E’ questo il periodo corrispondente all’infanzia del cucciolo umano.
E’ presumibile che in questa fase nel gattino si pongano le basi per la trasformazione della emulazione dal modello parentale al modello interiore.
Inizia così per il cucciolo, svezzato, la fase adolescenziale.
Nel quale il cucciolo è freneticamente agitato da una energia enorme e da una curiosità inarrestabile nei confronti di ogni aspetto del suo ambiente.
Si deve presumere che in questa fase ogni acquisizione sensoriale del cucciolo nei confronti dell’ambiente costelli (e si ! a questo punto sono convinto che C.G. Jung non vale solo per gli umani) un qualche contenuto del suo inconscio , un qualche ulteriore tassello verso il riconoscimento della coscienza del cucciolo della sua reale natura.
Si capisce subito che il cucciolo ha una fretta maledetta di crescere e diventare adulto.
.Ed infatti circa verso i sei mesi esso raggiunge la maturità sessuale e la condizione di adulto.
Nell’umano si presume che il processo di sviluppo e di crescita psichica sia circa 15/18 anni.
Si pensi solamente alle diverse dimensione e complessità della coscienza umana.
Ma , a causa di altri indizi acquisiti nel corso di questo lavoro , si potrebbe anche pensare che quel periodo di crescita nell’umano duri tanto a causa delle enormi difficoltà che la coscienza deve affrontare per costruire un adattamento ad una situazione psichica di base deviante o particolarmente deviante.
Tanto deviante da richiedere una fase di ricerca ed elaborazione della coscienza particolarmente lunga , una lunga fase di ricerca e di costruzione dell’adattamento possibile a quella difficile condizione psichica