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Tra la conoscenza del presente e (la possibile) conoscenza del futuro esiste una correlazione, già illustrata da Heisenberg per quanto riguarda la (impossibile) contestuale conoscenza della posizione dell'elettrone e della sua velocità.
Nel senso che se si venisse a conoscere il futuro ciò impedirebbe ad esso di diventare presente.
Cioè di attualizzarsi.
Come nel caso della fisica quantistica la conoscenza del fenomeno ne muta per ciò stesso la natura.
E perciò ciò che veniamo a conoscere non è il fenomeno in sé ma la deformazione che il tentativo di conoscerlo gli ha indotto.
Venendo a conoscere del futuro per ciò stesso interagiamo con la sua possibilità di avverarsi e quindi ne mutiamo, impedendogliela, la sua possibile attualizzazione.
Per quanto riguarda il passato (e qui entriamo nel campo della psicoanalisi) il riuscire a mutare l'influenza che le esperienze negative vissute hanno inciso negativamente sulla psiche di oggi significa invece mutare il presente.
Mutare quella influenza prendendo coscienza del significato di quelle esperienze negative e della loro perniciosità.
(scritto il 26/2/23)