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A questo punto, si può pensare al cervello come composto in realtà da due cervelli:
Il primo composto da neuroni, assoni ,ecc. è responsabile della funzione razionale o pensiero e della funzione percezione.
Funziona con elaborazioni a bassa velocità ed è responsabile della digitalizzazione dei segnali ottici ed acustici.
Il secondo intraneuronale o a microtubuli che funziona in modalità quantistica responsabile della funzione intuizione e della funzione sentimento.
Funziona in modalità quantistica con elaborazioni ad alta velocità .
E’ possibile che il secondo sia evoluzionisticamente la parte più arcaica del cervello e sia responsabile della elaborazione dei segnali sensoriali più arcaici e cioè gusto, olfatto e tatto.
E’ la parte del cervello che gestisce il transfert ed il contro transfert.
Il primo è il cervello dell'odio , della esclusione e della dissociazione mentre il secondo è il cervello dell'amore , della inclusione e della formazione della coscienza di sè.
Il confitto basale della psiche può allora essere fatto regredire ad un conflitto tra cervello diciamo così razionale e cervello quantistico, tra cervello più moderno e più evoluto (solo razionale) e cervello più arcaico e predecessore di quello razionale più recente.
Conflitto tra il più moderno che contrasta ferocemente il più antico e che sospinge perciò la specie verso il suicidio collettivo.
Si potrebbe anche dire forse tra il cervello del serpente ed il cervello della scimmia.