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Ciò che nei cuccioli dei felini noi interpretiamo come un gioco, un continuo giocare, è in realtà una anzi LA MODALITA’ di apprendimento della coscienza.
Ogni oggetto dell’ambiente diventa per i cuccioli un giocattolo con il quale giocare e subito dopo abbandonare.
In realtà ciò che ogni volta fanno con quel loro giocare è far imparare alla loro coscienza l’esistenza e la natura di quell’oggetto/giocattolo.
Quel giocare, che è in realtà un apprendere in una età ancora infantile (cioè un apprendere nella fase dell’imprinting infantile), è un acquisire ogni volta da parte della coscienza di un quid di conoscenza che sarà vitale ai fini della sopravvivenza.
Per gli umani invece l’incoscienza di sé, “appresa” da parte della loro coscienza nel corso dell’imprinting infantile deviato, è una ferita che può alla lunga diventare letale rispetto a quel fine , rispetto al fine della sopravvivenza.
Ma come mai il giocare , il gioioso giocare dei cuccioli è così importante e vitale?
E come mai non molto si è capito come il far giocare gioiosamente i bambini è un’azione così fondamentale per l’apprendimento della loro coscienza nella direzione del loro Sé ?.
Ed ancora:
Come mai il gioco , il giocare , è così importante ?
Da dove nasce questa importanza ?.
La coscienza, con la sua funzione intuizione, GIOCA continuamente con il simbolo onirico fino a quando non ne scopre il significato.
Da questo gioco che ogni notte dopo ogni sogno riparte (gioco sospinto da una spinta formidabile e vitalissima che è soprattutto genetica ed istintiva) si sviluppa ,appunto giocando, la crescita psichica verso l’età adulta della coscienza.
Se non ci sono ovviamente antichi ostacoli castranti che bloccano quel processo vitale o se questi ostacoli non sono stati già superati grazie alla terapia.
Il gioco dell’adulto dunque , usando un qualche attrezzo (la mazza dell’hockey, la racchetta del tennis, le carte da gioco, la mazza del baseball, ecc.), è perciò esattamente la rappresentazione simbolica di ciò che fa la coscienza quando usa la sua funzione intuizione per quello scopo.
E quando grazie a quel gioco la coscienza scopre il significato del simbolo onirico è come se avesse fatto goal , come se avesse mandato la palla in rete (e da qui anche la gratificazione emozionale dà che ogni volta l’insight, da quì l’esultanza irrefrenabile quando la propria squadra ha fatto goal) .
Il gioco compulsivo dell’adulto (che talora lo porta alla rovina) è quindi un patologico agire simbolico di quella pulsione potente , genetica ed istintuale , che spinge verso la crescita psichica.
Così come il rifiuto pregiudiziale del gioco , di ogni gioco, di ogni attività ludica è il sintomo che svela del blocco della coscienza nei confronti della sua crescita psichica, blocco acquisito ovviamente nel corso di un imprinting infantile deviato.