Per taluni fenomeni di sincronicità è possibile individuare un meccanismo di funzionamento diverso da quello fin qui ipotizzato.
E’ possibile infatti che nel momento in cui un nuovo significato attinge la coscienza ciò orienti e concentri l’attenzione della stessa, e quindi dell’individuo, verso un aspetto della realtà, già preesistente e mai notato, sul quale si attesta la proiezione sull’oggetto.
In questi casi impropriamente si parlerebbe di fenomeni di sincronicità trattandosi semplicemente di un fenomeno di attiramento dell’attenzione.
Faccio un esempio: Jung passeggiava lungo le rive del lago di Zurigo (o di Basilea che fosse) riflettendo sul significato del simbolo del pesce.
E nota ripetutamente spiaggiati lungo le riva dei pesci morti.
Coglie l’assonanza tra ciò di cui stava prendendo coscienza (il significato del simbolo del pesce) e l’evento reale e intuisce dei fenomeni di sincronicità.
Ma l’evento reale da lui notato in quel frangente era un fenomeno di sincronicità (cioè una interazione tra evento psichico ed evento reale per il tramite dei mutamenti quantici della materia elementare) oppure era un semplice attiramento dell’attenzione verso un evento reale, portatore dello stesso significato di cui Jung in quel momento prendeva coscienza ?.
Non lo sapremo mai e mai sapremo se qual fenomeno di spiaggiamento era frequente in quel lago o era fenomeno singolare e limitato a quel giorno.