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Questo termine in psicoanalisi intende descrivere i comportamenti dell’individuo inconscio e dissociato da sé il quale esperisce comportamenti che sono rappresentazione simbolica o di aspetti inconsci della propria psiche o di bisogni psichici inconsci, insoddisfatti e non realizzati relativi a processi di crescita psichica bloccati.
L’individuo inconscio e dissociato da sé può desiderare e quindi costruire possenti muri di cemento armato (o altrettanto possenti muri giuridici ed inibitivi) tesi al confinamento dell’altro.
A rappresentazione del potente complesso di castrazione che paralizza nel suo inconscio i relativi contenuti istintuali.
Oppure desiderare e quindi costruire nuovi ponti in rappresentazione del suo bisogno di incoraggiare il passaggio di quei contenuti nella propria coscienza.
Qualunque essere umano agisce i propri bisogni e la propria condizione psichica.
Ciò ha lo scopo di rappresentare in forma simbolica alla coscienza percettiva (la coscienza dei sensi) quel bisogno negato ed insoddisfatto.
Coscienza di solito assolutamente sorda e cieca (sembra un paradosso) rispetto a quei contenuti istintuali.
Nel corso del processo di crescita è opportuno assecondare , con giudizio, il proprio bisogno di agire in modo di poterlo interpretare dando così sostegno e forza al processo in corso.
I fenomeni di sincronicità sono una evoluzione, talora stupefacente, dell’agire .
In particolare essi sono il frutto di un agire dell’inconscio il quale induce e rappresenta nella realtà sensibile eventi significativi a beneficio della coscienza percettiva.
Anche qui l’interpretazione è utile e necessaria , come tutte le interpretazioni intuitive, per sostenere il processo di crescita in corso.
Per la legge della simmetria si può ben pensare che come i fenomeni di sicronicità siano un agito dell’inconscio così i sintomi psicosomatici siano l’agito del corpo.
Un agito necessitato dal fatto che la possibilità di espressione comportamentale significativa dell’individuo è insufficiente ad esprimere i così tanti contenuti istintuali dell’inconscio ivi accumulatisi.