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Tutti applaudivano i magnifici vestiti che il Re diceva di avere indossato.Tutti applaudivano entusiasti ma un bambino si stropicciò più volte gli occhi ed infine grido:Il Re è nudo !!.E tutti riaprirono finalmente gli occhi.”.

Grazie ad una infinità di tentativi di prove ed errore la coscienza, generazione dopo generazione, ha tentato di costruire in ciascun individuo un adattamento alla sua realtà ambientale ed alla sua realtà psichica che aiutasse quell’individuo quantomeno a sopravvivere alla belle e meglio a quella disastrata realtà psichica e  a farlo vivere nel miglior modo possibile.

O quanto meno nel modo meno peggiore possibile.

Ciò però non ha potuto impedire ad un inconscio ed ai suoi contenuti istintuali sempre più repressi, castrati e marginalizzati di esprimersi nelle forme possibili:Comportamenti nevrotici e/o psicotici, azioni omicidiarie o suicidiarie, sintomi psicosomatici di svariatissima natura,  taluni potenzialmente letali.

Tutto ciò che la coscienza non ha di sé, non capisce del proprio Sé non avendone coscienza , viene “archiviato nel cloud”.

E tutto ciò viene usato dalla mente per costruire  deliri, credenze individuali, mitologie , teorie fantastichieggianti.

Questo quadro ha sviato perfino la scienza che  della psiche umana dovrebbe occuparsi verso un appiattimento inerte verso teorie parzialissime, infantili o mitologiche lontane da quella realtà psichica.

Del resto la mancanza di curiosità e la inerzia mentale è tra i sintomi della condizione dissociativa e non stupisce che coloro i quali questa condizione non sono riusciti a superare di quella inerzia psichica soffrano.

“Il tempo (la coscienza) è un bimbo che gioca ,con le tessere di una scacchiera (i comportamenti,gli eventi e la vita dell’individuo):di un bimbo è il regno.”-Eraclito “I Frammenti” , framm.n 48.

 

 

 

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