Parliamo ora di tre sogni.

Il soggetto è molto avanti nel suo processo di crescita psichica .

Di fatto è praticamente nella sua fase finale.

Nel primo sogno viene rappresentata l’avvenuta integrazione nella sua coscienza della sua quarta funzione.

In pratica la coscienza è ormai pronta per il successivo passaggio alla coscienza del Sé.

Nel sogno successivo infatti viene rappresentato un enorme T.I.R. (il Sé del soggetto con tutti i suoi contenuti istintuali)  che risale una ripidissima salita verso un pianoro (la coscienza del Sé) che infine raggiunge.

Un sogno successivo riprende lo stesso argomento ma visto dal punto di vista della coscienza.

Viene rappresentato infatti il soggetto che discende una ripida scarpata per andare a comprare del pesce fritto.

In fondo alla scarpata una grande pozza d’acqua piena di pesci ed a fianco una fornace accesa, una friggitoria di pesce.

Il sogno rappresenta il contatto della coscienza con l’inconscio (la pozza piena di pesci) e  con la sua funzione intuizione (la fornace, la friggitoria che trasforma il pesce crudo in pesce cotto cioè  i significanti del Sé in significati).

A tal proposito viene un mente un vecchio film con Nino Manfredi nel quale si riferiva di una tradizione relativa al matrimonio tra zingari in base alla quale lo sposo dopo il matrimonio  e prima di consumere le nozze doveva friggere un grosso pesce.

Questa tradizione dei ROM , ove fondata, si presta ad alcune interpretazioni.

La prima , più superficiale e banale , è che l’uomo , in quanto sposatosi, è “fritto”.

Nella seconda interpretazione è il “pesce” dell’uomo che invece “frigge” nella aspettativa del rapporto sessuale con la sua sposa.

Infine c’è una terza interpretazione molto più profonda  in base alla quale  l’unione dell’uomo con la donna ed il conseguente superamento del conflitto intrapsichico rende possibile la trasformazione del significante del Sé (il pesce crudo) in significato (il pesce cotto)  nella coscienza .

(*) In omaggio a Claude Levi-Strauss , teorico dello strutturalismo e fondatore della "Antropologia strutturale", il quale ci ha insegnato che TUTTI i miti (quale che sia il popolo che li ha espressi), e quindi TUTTI i sogni,  hanno una fonte comune :L’inconscio umano.

 

 

 

 

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