. .
Ci si rende ben conto che è molto difficile far credere a menti, pur potenzialmente potenti, ma COSTRETTE a non capire che per ciascun essere umano , soprattutto se afflitto da molti guai e sintomi e quant’altro, che per lui, per ciascuno, un’altra vita è possibile.
E non è necessario aspettare miracoli o lotterie ma basta guardare in sé stessi.
In ciascun essere umano, in un luogo misterioso ed oscuro chiamato inconscio ,un’altra vita ben diversa e migliore di quella che un suo personale destino gli ha assegnato spinge in ogni modo possibile per venire fuori, per inverarsi nella sua realtà.
Si manifesta in modo per lui incomprensibile nei suoi sogni dapprima e poi nei suoi pochi o tanti sintomi psicosomatici , nelle sue più o meno severe patologie, nei suoi comportamenti, in ciò che vede o che crede di vedere, in ciò che prova o che crede di provare, nei comportamenti che vede o crede di vedere negli altri, nei comportamenti del suo partner ,dei suoi figli, dei suoi amici e parenti.
In ciò che egli vede o crede di vedere nel mondo.
Dappertutto ciò che è inconscio in lui cerca di manifestarsi e dappertutto si proietta .
Egli ha dentro di sé senza saperlo una specie di proiettore cinematografico e ciò che esso proietta sul mondo è la sua vita che egli disconosce ed ignora.
La sua vita , sicuramente migliore di quella che sta vivendo, e che tenta disperatamente di attirare la sua attenzione ed il suo interesse.
Ma egli ostinatamente non sa , non vuole capire, ostinatamente non vuole credere che in lui stesso c’è la causa prima del suo male ma anche l’origine possibile del suo bene.
Questa vita negata si proietta dappertutto.
Alcuni credono che essa verrà dopo la sua morte mentre essa è là vicinissima al suo cuore, altri la temono o ne sono addirittura terrorizzati.
Quell’inconscio che sembra così lontano e misterioso alcuni lo proiettano su qualche buco nero dell’Universo (e non può escludersi che qualche astrofisico poco accorto attribuisca ad essi qualche caratteristica che è invece del proprio inconscio), ad altri sembra di vederlo nell’oggetto volante che misteriosamente appare sul suo cielo, altri lo ascoltano nella voce dei fantasmi che crede di vedere o nella voce di antichi morti che crede gli parlino.
La condizione dell’individuo inconscio di sé è molto simile a quella di un essere che vive in una condizione di povertà assoluta e disperata mentre in qualche angolo della sua trista dimora un ricco tesoro, che appartiene a lui e solo a lui, è là a sua disposizione inutilizzato.
Egli dovrebbe trovare, quando la sua vita più di altre volte sembra accanirglisi contro, qualcuno che tolga il velo che copre quel tesoro mettendolo a sua totale disposizione.