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Il dubbio attraversa la mente all’improvviso.

“Avrò chiuso il gas ?” oppure “Avrò chiuso la macchina ?” oppure “Avrò chiuso la porta di casa ?”.

Dubbio insidioso che non si manifesta mai a dieci metri dalla porta di casa o a dieci metri dalla macchina ma quando si è giunti a distanze rilevanti dalla porta di casa o dalla macchina.

Arrivi in aeroporto con il bus navetta, a cinque chilometri dal parcheggio , è il dubbio ti trafigge a tradimento. E l’aereo è lì per partire !

Questa specie di memo non gradito è in grado di far insorgere notevoli ansie e talora forti sensi di colpa.

Esso è un agito comportamentale di qualcosa di piuttosto importante ed ha un significato ben preciso.

L’azione di chiusura totale nei confronti dei contenuti dell’inconscio da parte della coscienza castrante, azione che è ovviamente del tutto inconscia per l’ego, viene agita anche con quel dubbio che trafigge la mente all’improvviso e che a suo modo tenta di far capire qualcosa all’ego.

La coscienza induce coattivamente quella azione mentale agita la quale, significativamente, cerca di rappresentare all’attenzione dell’ego  quell’altra chiusura castrante (“avrò chiuso la coscienza ai miei contenuti inconsci  come mi hanno addestrato a fare fin da piccolo ? “) la quale chiusura è ben  più grave della semplice supposta mancata chiusura del gas , che pur essa evoca.

 

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