Quella che segue è una congettura che nasce dalla interpretazione  di un sogno ed essendo una congettura piuttosto azzardata e assolutamente  mancante di prove scientifiche  vale per quello che vale.

Insomma parrebbe che in qualche modo l’inconscio (qualsiasi cosa si debba intendere con questa definizione) “posti” nella coscienza embrionale , in una qualche fase dello sviluppo fisico prima della nascita , i “germi” delle informazioni che definiranno la coscienza del Sé cioè i germi della coscienza psichica adulta dell’individuo .

Dopo la nascita, ove l’ambiente parentale infantile fosse favorevole ad uno sviluppo psichico normale, l’inconscio procederebbe , grazie alla funzione intuizione,  all’attivazione di quelle informazioni contribuendo a far sviluppare , nel corso della infanzia e della adolescenza , una psiche adulta non in conflitto con i contenuti istintuali dell’inconscio stesso.

Un meccanismo che coniugherebbe in un unico complesso processo il “preformato” genetico con l’appreso, con l’apprendimento della coscienza  .

Dapprima con l’apprendimento da una realtà ambientale favorevole allo sviluppo psichico e poi con l’apprendimento, tramite la funzione intuizione dall’inconscio e dai suoi contenuti.

Ove invece l’ambiente fosse ostile ad una crescita psichica normale esso imporrebbe alla psiche del bambino un clone della psiche dissociata dominante in quell’ambito parentale bloccando ogni possibilità di crescita psichica normale.

 

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