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L’individuo inconscio e dissociato da sé vede nell’altro ciò che non vede (e fortemente teme) in sé stesso. Svela allora provocatoriamente questa sua visione all’altro tentando di suscitare in quest’ultimo una reazione repressiva che sostenga e rafforzi contro sé stesso l’azione del suo stesso complesso di castrazione.
L’azione provocatoria dell’altro è in grado, fino a quando non se comprende il senso, di colpire corde profonde e di suscitare perciò fastidio ed irritazione nonché qualche altra sensazione fastidiosa.
La comprensione intuitiva di quella manifestazione della psiche malata smorza ed attenua di colpo i suoi effetti negativi nella psiche dell’ascoltatore.