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E’ la forma di apprendimento più elementare e primitiva che esista.
Il giovane militare apprende per emulazione dal suo istruttore i rudimenti nell’uso delle armi, la ragazza apprende per emulazione a cucinare grazie alla madre che spignatta in cucina, il giovane artigiano apprende per imitazione dall’artigiano più esperto il mestiere.
Ciascun apprendista acquisisce per emulazione semplicemente osservando i gesti ed i comportamenti dell’operatore più esperto.
Il quale com’è evidente funge da modello , da esempio da imitare.
Ad imitare , ad emulare, è più propriamente peraltro la coscienza dell’apprendista che assorbe dai comportamenti dell’istruttore , dal linguaggio comportamentale dell’istruttore , molto di più di quanto l’apprendista stesso abbia potuto recepire a livello cosciente.
Tant’è che accade che un insegnante pur fornendo ai suoi allievi le nozioni giuste usi per veicolarle un linguaggio inadatto oppure improprio oppure inadeguato oppure poverissimo di affettività oppure carico di rabbia tanto che alla fine i suoi allievi impareranno da lui/da lei poco o nulla.
E verranno bocciati agli esami , malgrado abbiano studiato.
La coscienza non apprende solo attraverso i linguaggi specialistici (il marciare in caserma, il cucinare, il costruire gondole, ecc.) .
E nemmeno solo grazie ai linguaggi terapeutici , nei limiti della coscienza e della consapevolezza del terapeuta.
La coscienza infantile apprende , fin troppo spesso purtroppo, la condizione dissociativa o peggio da parte dei genitori attraverso il loro linguaggio inconsapevole (oltre che attraverso la comunicazione subliminale , il transfert).
Genitori i quali fanno da modello , nel bene o nel male, alla piccola coscienza avida di apprendimento.
Può peraltro accadere anche che una comunicazione non specialistica , un qualsiasi normalissimo rapporto parentale o amicale, possa trasferire, ove ripetuto per un certo periodo, qualcosa di positivo, di costruttivo nella direzione della crescita psichica e nel superamento dei blocchi imposti dall’imprinting infantile distorto, dalla coscienza di chi un processo di crescita ha vissuto giorno dopo giorno in consapevolezza verso la coscienza di chi nulla sa di sé.
Come nel caso in cui si dona a chi ha fame non il pesce ma la canna da pesca affinchè si procuri il cibo con le sue mani anche in questo caso il processo di apprendimento di emulazione della coscienza acquisisce dall’altro, che in sé l’ha abbondantemente sviluppato, il germe della capacità intuitiva , il principio di una funzione intuizione sviluppata.
Allo scopo com’è evidente di consentire a quella coscienza che nulla sa di sé di sviluppare autonomamente , grazie all’acquisizione inconsapevole di quel fondamentale “attrezzo” , un proprio processo di crescita con la progressiva integrazione dei contenuti del proprio inconscio e del proprio Sé.