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Questa cosa del linguaggio binario non l’ho certamente inventato io e nemmeno la psicoanalisi.
Le neurocellule del fondo oculare traducono le varie frequenze della luce che le colpiscono trasformandole in segnali nervosi, presumibilmente, in codice binario.
La coscienza percettiva traduce questi messaggi restituendo all’ego una immagine analogica dell’oggetto osservato.
Immagine che , non lo sapremo mai , probabilmente non corrisponde in nulla con quell’oggetto.
Se fossimo in grado di farlo e di vedere come vedono lo stesso oggetto i gatti, i pipistrelli, i serpenti , le zanzare ecc. vedremmo n diversi oggetti che per nulla corrispondono alla nostra visione.
La coscienza umana, e non solo , è tutto un ingannare . Non a caso si chiama “mente”.
I martelletti e le incudini delle orecchie umane ticchettano , sulla base delle diverse frequenze dei suoni, dei segnali elettrici, presumibilmente , in codice binario verso il cervello.
E noi sentiamo , estasiati, Bach.
I sogni danno alla coscienza dei simboli e la funzione intuizione li traduce in significati (e libido).
I quali significati vengono tradotti dalla stessa coscienza in codice binario, grazie forse a qualche misterioso (per me) chimismo, ad uso dei neuroni.