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Un comunicatore autorevole dovrebbe preoccuparsi di ciò che comunica alla opinione pubblica e dovrebbe anche preoccuparsi se ciò che comunica contribuisce al mantenimento della salute pubblica ed in particolare della salute e della igiene mentale delle masse cui quella comunicazione è rivolta.
Peraltro un comunicatore autorevole (ma non necessariamente per questo rispettabile e da rispettare) che fosse spinto da una ambizione cieca di potere (che è già essa un sintomo di caratterialità) orienterà la propria comunicazione, sicuramente allineata con la propria ideologia e con quella smodata ambizione , andando a sollecitare, come si suol dire, la “pancia” dei suoi potenziali elettori.
In una situazione di dissociazione psichica di massa “sollecitare la pancia” degli elettori significa una cosa sola: individuare un nemico sociale ed orientare verso di esso l’odio inconscio ed irrazionale che quella condizione dissociativa cova perennemente in sé.
Facendo ciò sicuramente si raccoglieranno consensi e voti ma si contribuirà altrettanto sicuramente a peggiorare la condizione psichica collettiva di coloro che quella sollecitazione all’odio raccoglieranno.
Sollecitare l’espressione di quell’odio , di solito rimosso ed inconsapevole, significa
da una parte dare ad esso una legittimazione sociale e collettiva e dall’altra parte potenziare l’odio verso sé stesso che l’individuo dissociato già di suo coltiva in sé.
E ciò se da una parte farà forse vincere qualche elezione al nostro comunicatore eccellente (ma non rispettabile) dall’altra parte contribuirà a peggiorare sia la salute mentale degli individui che a quel messaggio di odio aderiranno sia a scatenare azioni irresponsabili, criminali e pericolose in quegli individui border-line ai quali basta molto poco per sollecitarne il passaggio all’azione contro “l’odiato nemico”.
Individui questi nei quali il razzismo è latente e prossimo all’azione in quanto afflitti non solo da una condizione di dissociazione da sé ma anche da potenti complessi di castrazione i quali rendono questi individui pericolosi per sé e per gli altri.