Tra i tanti grandi romanzi di John Steinbeck , premio Nobel per la Letteratura , “Al Dio sconosciuto” si qualifica per i tanti temi fortemente simbolici , intensamente “junghiani”.
Viene definito impropriamente romanzo "profetico" a causa proprio dei suoi tanti contenuti simbolici
A ulteriore riprova che l’individuo creativo nelle sue creazioni non può che rappresentare in esse, in forma più o meno simbolica, i propri contenuti inconsci.
L’opera d’arte, quale che sia la sua forma espressiva e ove la creatività abbia le sue radici nell’inconscio, è sostanzialmente un grande , grandissimo sogno.
Tra i tanti temi simbolici individuabili nel romanzo , seppur riportati in esso asincronicamente, se ne accennano qui alcuni:
- La resezione delle radici del grande albero-padre cioè la castrazione delle radici della coscienza da parte dell’ambito parentale;
- La grande siccità come assedio feroce ed ostile nei confronti dell’inconscio e del Sé (La grande roccia con la grotta e la sorgente e Joseph Wayne, il protagonista);
- La fine di un ciclo segnata dalla morte dell’inconscio e del Sé a causa proprio della grande siccità;
- La fine della siccità e la grande pioggia (novello diluvio universale) come fase prodromica di un nuovo ciclo nel quale il genere umano rinasce in una condizione puramente animale iniziando così un nuovo percorso evolutivo;
- Il dono del “bambino divino” alla nuova coscienza;