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L’agire, lo rappresentare in un proprio comportamento un qualche contenuto istintuale del proprio inconscio o una esperienza dolorosa rimossa, ha la funzione di rappresentare alla propria coscienza qualcosa di cui essa è assolutamente inconscia e della quale non ha mai preso coscienza.
Di solito l’agire è “un parlare ad un sordo”.
Se però sia agisce qualcosa nel corso della terapia e dell’autoanalisi l’azione inconscia è di grande aiuto quando di ciò che si agisce l’analista od il soggetto comprendono il significato.
(scritto il 22/1/24)