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Lo scandalo è quando qualcuno comincia a pensare con la propria testa evitando, se possibile, di avvitarsi nel delirio , tra le idee deliranti, e di impantanarsi in quello che hanno pensato gli altri prima di lui.
Pensare è osare.
L’individuo è un soggetto fisico e psichico ben delimitato nello spazio e nel tempo.
Il suo confine fisico è la sua pelle , il suo confine temporale è compreso tra il concepimento e la sua morte.
Altro dal punto di vista scientifico non sappiamo.
Quando però si parla di inconscio la cui azione è così tanto dominante nella vita di ogni individuo, che appartenga alla specie umana oppure no, le cose si complicano.
L’inconscio esiste e su questo non v’è dubbio ma non sia sa dove sia.
E non si sa nemmeno se ha senso parlare di una sua localizzazione fisica.
Potrebbe essere per esempio che ciò che definiamo inconscio sia l’insieme di atomi , molecole, elettroni e quant’altro che costituiscono l’insieme delle tante cellule dell’organismo vivente.
Questo mondo quasi del tutto sconosciuto, diversamente dall’individuo fisico , non ha confini.
Esso, senza alcuna soluzione di continuità, prosegue in un continuum di altri atomi, molecole, elettroni e quant’altro che costituiscono l’aria, la terra , l’acqua ,le piante , gli altri animali , gli altri viventi, ecc..
Il mondo della materia elementare è un mondo in continuo movimento attraversato e percorso in ogni direzione da energia .
Continuamente .
Esso si ferma solo se la materia è esposta alla temperatura dello zero assoluto, duecentosettanta gradi e rotti centigradi sotto lo zero.
Un freddo bestia.
Le esperienze vissute delle quali non si è compreso il significato vengono rimosse nell’inconscio e da lì influenzano in molti modi la vita ed i comportamenti umani.
Le esperienze NON vissute , ma che geneticamente saremmo destinati a vivere ma che non siamo riusciti a vivere (le esperienze della crescita psichica che fanno diventare adulta la coscienza) , esse pure animano la vita dell’inconscio.
Che parrebbe perciò essere una specie di memoria remota come quella che nei computer si definisce “memoria cloud”, memoria nelle nuvole (cioè nei server remoti).
Tutte le esperienze vissute e non , come suddetto, potrebbero perciò animare quel mondo di materia elementare che definiamo inconscio.
Quando la parte di inconscio che abita dentro le cellule dell’organismo è saturo le informazioni di quelle esperienze invadono anche parte della vicina materia elementare che è in continuum rispetto ad essa.
Una specie di aura di materia elementare che ci portiamo continuamente addosso o per meglio dire intorno.
Talora si dice che quando si è in comunicazione con il proprio inconscio si è in comunicazione con l’Universo.
Immagine senza dubbio suggestiva che per quanto detto potrebbe avere un qualche fondamento di verità.
E’ possibile che quando si parla di energia psichica, di libido e simili ci si riferisca all’energia che anima quella materia elementare.
I contenuti significativi delle esperienze vissute e non si manifestano (e non solo) nei sogni e nei simboli onirici.
Quando si riesce ad interpretare intuitivamente un sogno un quid di quell’energia significativa fa un balzo attraversa lo specchio di Alice e passa dal mondo della materia elementare al mondo della biologia neuronale.
Entra cioè nella coscienza.
L’inconscio si “alleggerisce” di un carico e la coscienza invece ne viene arricchita.
Quando l’inconscio è stato di molto alleggerito verso il suo svuotamento si scopre che tra gli inconsci dei viventi esiste una qualche forma di comunicazione , un certo trasferimento di informazioni il quale viene definito “transfert”.
Strumento utilissimo nella terapia e nell’aiuto dell’altro.