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Il primo o i primissimi contenuti istintuali dell’inconscio, che si sono affacciati dopo la nascita alla coscienza e là sono stati bloccati dall’ambito parentale castrante , si incistano nella coscienza e lì vanno a rappresentare talora l’unica ed infinitesima testimonianza di Sé che l’individuo abbia mai potuto integrare.
Nel corso della vita questo o questi componenti potranno proiettarsi su eventi luttuosi e dolorosi quasi a ivi rappresentarsi come corpi morti.
La terapia è in grado di far integrare alla coscienza questi “corpicini morti” dopo che essa ha integrato in sé l’immagine del Sé.
Quasi a dimostrazione che il Sé dell’individuo può morire ma anche risorgere dalle sue stesse ceneri.