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La fase dell’imprinting primario parrebbe coincidere con la fase dell’allattamento nel corso del quale il corpo della madre nutre il corpo del figlio/a.

E’ possibile che questa prima fase della vita  rappresenti e sveli simbolicamente un'altro tipo di nutrimento , stavolta subliminale, tra l’inconscio materno e l’inconscio del nuovo nato.

In questa fase grazie al transfert,  e grazie al fatto che gli inconsci più carichi di rimosso e più gravidi energeticamente scaricano le informazioni sul loro contenuto sull’inconscio più libero (quello del nuovo nato appunto) , la situazione dell’inconscio materno si riproponga pari pari nell’inconscio del nuovo nato.

Finita la fase dell’allattamento , circa a uno o due anni, inizierà la fase dell’imprinting secondario.

In questa fase la comunicazione dell’ambito parentale infantile nei confronti del bambino/a avverrà a livello di comunicazione sensibile la quale veicolerà una quantità di significati che andranno a riconfermare a livello di coscienza del bambino/a ciò che è già avvenuto nella prima fase dell’imprinting a livello inconscio.

Ciò che era già stato strutturato a livello inconscio in fase di transfert verrà ora confermato in una periodo di comunicazione sensibile che durerà tutto il periodo della adolescenza .

 Per cui si potrebbe ben dire che la sorte psichica del nuovo/a venuto è stata già segnata nella fase dell’imprinting primario.

Ciò che accadrà dopo, nel corso dell'adolescenza ,  sarà solo una riconferma ed un consolidamento di ciò che è avvenuto prima.

Questa cosa può apparire ed è sconfortante.

I genitori non possono impedire di indurre nei loro figli la loro stessa configurazione psichica (quale che essa sia), quale che sia la loro volontà,  la loro dedizione o amorevolezza.

Genitori responsabili dovrebbero prima di avere figli farsi aiutare al fine di  crescere psichicamente diventando psichicamente adulti cioè coscienti di sé anche se non in consapevolezza

 

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