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La coscienza del Sè, la quale ha integrato in sé tutte le informazioni genetiche del Sè, comprende la coscienza percettiva e la coscienza cognitiva.

Ciò che viene definito simbolicamente "principio di realtà" dovrebbe coincidere con l'insieme dei neuroni a specchio della coscienza percettiva.

In pratica il canale di comunicazione tra la coscienza percettiva (ed i cinque sensi) e la realtà sensibile.

La coscienza del Sè si dovrebbe differenziare da ogni altra area  neuronale del cervello in quanto dovrebbe essere totalmente costituita, oltre che dai neuroni a specchio della coscienza percettiva, da neuroni "operativi".

Le cui informazioni (siano esse false, del falso sè, o vere, informazioni genetiche del Sè) sono in grado di operare ed interagire, deteminandoli, sia sul pensiero sia sui comportamenti.

E nel caso delle false informazioni del falso sè capaci di indurre anche patologie rappresentative che di esse simbolicamente riferiscono.

Ciò che si apprende con lo studio dovrebbe attenere invece ai neuroni-memoria, neuroni non operativi.

Mentre ciò che si apprende con l'esperienza (e ciò che si apprende interpretando intuitivamente i propri sogni) dovrebbe fare parte della Coscienza che ricomprende in sé i neuroni operativi.

                                           (scritto il 29/1/25)

 

 

 

 

 

 


 

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