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Perchè Borges ha scelto per uno dei suoi libri ,"Racconti brevi e straordinari", tra la sua sterminata cultura letteraria proprio questi racconti e non altri?.
Ricordo che ad un certo punto della mia terapia analitica parlando con l'analista mi venne in mente di colpo una domanda (era in realtà una intuizione ma allora non sapevo che esistessero) : Ma allora gli eventi reali hanno un significato?.
E lui per tutta risposta:Si, solo quelli che noti!.
Quando un evento reale veicola un significato che ha un suo riscontro in un identico significato che ci è inconscio subito la nostra attenzione viene attirata da quel particolare evento.
Notiamo quindi quel particolare evento e non altri.
E così ha fatto Borges.
Tutti i racconti che popolavano la sua immensa cultura letteraria, al momento opportuno, gli venivano in mente, senza che lui nemmeno immaginasse perché , e lui li aggiungeva al libro, di cui si è detto, che stava scrivendo.
Intramezzandoli, gnignando , con racconti di sua invenzione generati dalla sua potente creatività.
(*) Per inciso: Il disturbo della attenzione che ossessiona taluni ragazzi autistici è un continuo proiettare sincronico sugli eventi reali e sugli oggetti della infinità dei significati inconsci che la loro coscienza dissociata tiene paralizzati nell'inconscio.
Aiutarli a comprenderli sarebbe esattamente la terapia per tirarli fuori dal buco nero nel quale la coscienza di sé stessi è imprigionata.
E , aggiungo, aiutare inoltre con la terapia i suoi genitori (le patologie mentali dei figli non vengono dal nulla) è anche un modo per aiutare il figlio autistico , i suoi genitori ed , insieme, un sistema familiare disgraziato.
E prima ciò avviene meglio è per tutti loro.
(scritto il 10/3/23)