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Una caratteristica di questo misterioso uccello è la capacità di risorgere dalle proprie ceneri.

Uccello misterioso si diceva del quale si sostiene che “cosa sia nessuno lo dice , dove sia nessun lo sa”.

Dell’Araba Fenice esiste una quantità di descrizioni mitologiche che attraversano tutte le culture in ogni tempo.

E’ inutile qui riportarle.

Chiunque può consultare un motore di ricerca o la benemerita Wikipedia.

Siccome ogni mattina subito dopo l’alba faccio un giro per i campi in bici mi stupisce sempre incontrare due o tre magnifici aironi cinerini che dell’Araba Fenice sono stati in talune culture,  splendidi riferimenti simbolici.

Si diceva che “cosa sia nessun lo dice”.

Personalmente mi ritengo convintamente   l’ultimo dei cretini (ottima terapia antihybris questa) ma cosa sia l’Araba Fenice , o quanto meno cosa essa rappresenti , credo di saperlo.

Avendo la capacità di risorgere dalle proprie ceneri essa rappresenta , oggi come in ogni tempo, il Sé.

Il Sé inconscio di ciascun individuo.

“Oggetto psichico”  il quale quindi si rappresenta sia nei  pesci sia nei rettili sia in negli uccelli.

Investendo perciò simbolicamente l’intero globo terracqueo.

Dove sia l’Araba Fenice è presto detto.

Essa è  nel profondo dell’inconscio degli individui dove il Sé viene tenuto imprigionato, rimosso, represso e castrato.

E profondamente sofferente.

Ma l’Araba Fenice è capace, come si diceva , di risorgere dalla proprie ceneri.

Per cui c’è sempre speranza che con una adeguata terapia analitica essa, o meglio il Sé che essa rappresenta , possa risorgere dalla terribile condizione nella quale lo ha costretto la generale e l’individuale  inconsapevolezza.

 

 

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