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La realtà sensibile attinge la coscienza percettiva ed i sensi e , da lì, colpisce l’ego.

Il quale, grazie alla coscienza percettiva ed ai sensi,  vede o crede di vedere la realtà.

La coscienza percettiva è la prima ad essere attinta dall’imprinting infantile ed è la prima a subirne tutte le sue distorsioni.

Ciò implica che la visione che l’ego ha della realtà sensibile è distorta da quelle distorsioni e dalle proiezioni con le quali i contenuti inconsci non integrati a loro volta la distorcono.

Per cui l’ego crede di vedere la realtà sensibile ed in realtà vede una realtà che è insieme reale e fantasmatica.

Anima è l’interfaccia tra l’inconscio e la coscienza.

Ma è anche l’interfaccia tra la realtà sensibile e la coscienza stessa.

E quando Anima riesce ad affacciarsi alla realtà sensibile di quest’ultima  coglie non l’apparenza reale o quella fantasmatica ma il suo senso profondo.

Per cui Anima diventa così mediatrice sia dei contenuti dell’inconscio rispetto alla coscienza ed all’ego sia rispetto anche alla realtà sensibile ed alla coscienza stessa.

E tramite essa rispetto all’ego.

 

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