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Come si desume dalla osservazione (e come del resto era facile prevedere) la capacità di apprendimento e di adattamento alla nuova situazioni ambientale, da parte dei cuccioli di gatto (circa tre mesi e mezzo),  è di gran lunga superiore e rapida (relativamente  alla stessa modifica ambientale) di quella degli  adulti.

Ciò era di facile previsione in quanto ci si trova nei cuccioli di fronte ad una coscienza che è potentemente motivata verso la crescita psichica e l’adattamento all’ambiente (che è per i felini , ma lo è anche per gli umani, finalizzata alla sopravvivenza).

Con la non indifferente aggiunta di una coscienza praticamente quasi libera dall’accumulo di esperienze come di fatto invece è quella dell’adulto (Velocità di elaborazione complessiva delle informazioni introiettate progressivamente in diminuzione con il numero di anni di età della coscienza e quindi con la quantità di informazioni/esperienze introiettate nello stesso arco temporale).

Fatte le debite proporzioni ben si comprende come la coscienza dei piccoli umani con enorme facilità apprenda dalle informazioni attinte dal loro ambito parentale la loro (distorta) strutturazione futura.

E ciò in quanto , a causa della già avvenuta induzione dissociante, le viene inibita  la possibilità di assumente informazioni dai contenuti istintuali del suo inconscio cosa che  invece li avvierebbero  verso una crescita psichica normale ed adulta.

I meccanismi di apprendimento nel corso della primissima infanzia (la fase dell’allattamento) sono identici sia che si tratti della coscienza dei cuccioli di gatto sia che si tratti della coscienza dei cuccioli umani.

Pur essendo la coscienza dei cuccioli di gatto n volte più piccola della coscienza del bambino/a .

 

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