La coscienza è un organo biopsichico.
Nel senso che è costituita da una parte di cervello (neuronale e microtubulare) il quale memorizza, gestisce ed elabora informazioni.
L'esempio reale più calzante che lo rappresenta al meglio è il computer.
E, nei casi in cui l'individuo è diventato cosciente di sé, il computer quantistico.
Una macchinetta evoluta la quale è priva di ogni senso etico o critico ed assume in sé ,a seconda dell'ambiente umano nel quale nasce l'individuo, qualsiasi tipo di informazione che le venga propinata .
A voler fornire un altro esempio che le calzi essa si può rappresentare, quando dissociata dal patrimonio istintuale dell'individuo, ad una prostituta che va con chiunque ed alla quale non importa di nessuno.
Così come al fegato o allo stomaco poco importa che cibo assume l'individuo (al più si ammala o soccombe insieme allo organismo che lo supporta} alla coscienza nulla importa della qualità delle informazioni che assume in sè e delle conseguenze che esse hanno nella vita e nei comportamenti dell’individuo.
Le uniche sue difese sono opposte ai sovraccarichi di energia dell’inconscio ,sovraccarichi che potrebbero distruggere la sua integrità fisica.
Dato che della sua integrità etica non gliene potrebbe fregare di meno.
Le potenti resistenze che essa oppone ad ogni mutamento sono in genere resistenze ad assumere in sè i significati/informazioni del Se.*
Il che dimostra della follia e della patogenicità delle altre informazioni ,l e informazioni del falso sè , che ne determinano gli atteggiamenti.
La capacità di distinguere tra il bene ed il male , tra la informazione vera e la informazione falsa risale ,e non sempre, alla funzione egotica .
E solo quando essa è sostenuta dalla coscienza di sé.
Le sorti della vita individuale e collettiva sono , in una grande maggioranza dei casi affidate a coscienze dissociate e ad individui che non hanno la più pallida idea a chi è affidata la loro vita.
L'adattamento secondario che cerca di compensare la tragedia inflitta alla psiche dallo imprinting infantile è solo un artifizio con il quale la potente capacità di problem solving del cervello umano cerca di mettere "una pezza", per quanto possibile, a quell'iniziale disastro.
(*) Il simbolismo onirico ed il simbolismo di qualsiasi tipo e la capacita di interpretarne i significati sono solo mezzi strumentali per fornire alla coscienza da una parte le "giuste" informazioni sulla reale natura dell'individuo ma soprattutto per rendere finalmente l’ego capace di distinguere il vero dal falso e di consentire alla sua coscienza di elaborare correttamente le informazioni "vere" in quel modo acquisite .