21/7/09
Il mondo dei supereroi.
Molti bambini ed ragazzini si esaltano nei confronti dei supereroi.
Cartoni animati, fumetti, giornalini, gadget di vario tipo fanno la gioia di una quantità di ragazzini che esaltano le gesta di questi personaggi e ne imitano i comportamenti e le azioni.
Di questo supereroi o meglio di serie di supereroi il commercio ne sforna di diversi tipi e natura , una per tutti la serie dei Powers Rangers.
Ma come mai questi personaggi hanno così tanta fortuna e così tanti imitatori?.
Lo schema delle loro avventura è abbastanza semplice , si direbbe quasi manicheo:La lotta del bene contro il male.
Con invariabile happy end .
Stabilito il principio che tutto ciò che è inconscio alla coscienza si rappresenta, grazie alle proiezioni inconsce, in aspetti diversi e vari della realtà viene da chiedersi cosa rappresentino di inconscio questi mitici supereroi.
Aiuta in questa ricerca l’analisi del mito dell’eroe già svolta a suo tempo da C.G.Jung.
I supereroi “buoni” rappresentano gli archetipi del Sé che conducono una lotta continua e senza fine, nella psiche di ciascun individuo, contro gli archetipi “cattivi” gli archetipi cioè del falso sé.
Questo conflitto è la “madre ed il padre” di tutti i conflitti individuali e quelle rappresentazioni archetipiche tentano di indicare all’inconscio ed alla coscienza del bambino la strada per la crescita psichica e lo sviluppo della coscienza verso l’età adulta e la presa di coscienza di sé.
Naturalmente sul Bene e sul Male (ovviamente con la maiuscola) si può fare (ed è stata fatta) una gran quantità di filosofia.
Ma nella realtà della psiche umana il bene ed il male rappresentano da una parte le forze istintuali della crescita psichica che tentano di affermarsi contro la dissociazione da sé, imposta inconsapevolmente nella età infantile da un ambiente parentale a sua volta dissociato.