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Parto da un gradito spunto dato da un articolo di Alberto Manguel su “La Repubblica”.
La croce è il simbolo che rappresenta la coscienza di sé, la coscienza del Sé.
Sia in quanto le sue quattro braccia rappresentano le quattro funzioni della coscienza sia perché su di essa è stato inchiodato il Cristo , grande e dolente e sanguinante simbolo del Sé degli uomini, del Sé di di ogni essere umano (a sua insaputa purtroppo).
Sia ancora perche essa è ben piantata sulla terra e nella terra ad indicarne il solido radicamento nella istintualità profonda dell’essere.
A fronte della croce sta il labirinto.
Si può immaginare che in esso quella croce sia radicata ma lo si può osservare invece a quella croce contrapposto.
Com’è nella maggioranza dei casi.
Il labirinto è un simbolo che rappresenta l’inconscio ma anche lo stato di incoscienza dal quale è molto lungo e difficile uscire.
Esso è anche quello che alcuni filosofi chiamano il fondo della caverna dove , dicono a ragione, molti esseri umani stanno seduti credendo di guardare da lì il mondo e non accorgendosi di essere invece ciechi.