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(- Si tenga presente che non esiste e non può esistere un “dizionario” dei simboli. Soccorre quì la definizione che dei simboli dà Claude Levi-Strauss: “I simboli non hanno una significazione intrinseca ed invariabile , non sono autonomi nei confronti del contesto. La loro significazione è anzitutto di posizione” – Da “Il crudo ed il cotto”.
- Il simbolo “=” nel contesto seguente significa: Risultato di una interpretazione solo intuitiva).
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Nella casa all’ultimo piano, con le pareti di vetro, una bambina elegantemente vestita viene amorevolmente curata a causa di una ferita al cuoio capelluto , forse una caduta = La ferita, subita nella coscienza percettiva nel corso dell’imprinting infantile, dalla “bambina divina”, dalla coscienza del Sé (preformata nella coscienza ma non ancora resa attiva dai corrispondenti contenuti istintuali dell’inconscio).
Un uomo, sempre seguito da un piccolo indiano che continuamente gli offre i suoi servigi , sale da dietro su un bus molto traballante.Lo percorrono fino all’autista e poi si siedono su una panca laterale di legno lucida e gialla. L’autobus è inclinato verso l’indietro e loro due scivolano fino in fondo alla panca.Uno seduto sulla panca dice: Qui più ti agiti e peggio è.= Il processo di elaborazione dei nuovi contenuti (il Sé e la sua coscienza) che entrano nella coscienza (l’autobus traballante ecc.) e che vengono interpretati e stivati dalla funzione intuizione (la panca gialla).
Uno seduto sulla panca dice: Qui più ti agiti e peggio è= Un processo di elaborazione ed interpretazione assolutamente naturale ed istintivo che fa tutto da solo .Più ci si ragiona, più si cerca di interpretare razionalmente e peggio è.
15 panini per i partecipanti alla riunione= Il nutrimento per il Sé (12) e per le sue immagini a livello di inconscio , di coscienza cognitiva e di coscienza percettiva (3).
Una strada principale con tanti bei negozi e dalle sue traverse laterali si intravede in fondo un quartiere degradato tipo ventre di Napoli= La coscienza (e ciò che appare) e l’inconscio (ciò che non si vede dalle apparenze).