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Da diversi milioni di anni sulla Terra non accadeva nulla di particolarmente rilevante.

I tanti animali e piante nascevano e morivano , nuove specie si affacciavano sul territorio ed altre specie scomparivano.

I mutamenti erano così lenti ed impegnavano così tanto tempo che quasi nessuno se ne accorgeva.

Il sole nasceva sempre ad Est e tramontava sempre ad ovest.

Tutti i santi giorni.

Insomma una noia , una barba da non dire.

Un giorno però , circa 300.000 anni fa, accadde qualcosa di nuovo.

Di veramente nuovo .

Una nuova specie apparve sulla Terra e nessuno capiva da dove fosse arrivata.

Eh, si!. Erano arrivati proprio degli alieni.

Dapprima pochi e sparuti , ben presto si erano riprodotti a dismisura ed avevano occupato l’intero Pianeta.

Le specie native non si erano ancora rese conto della grande novità di quell’arrivo e quando cominciarono a capirne la pericolosità impararono a correre più veloci.

Genny , un vecchio e saggio scarafaggio capo di una piccola comunità di blatte, osservava da lontano quegli individui alieni e era sempre più terrorizzato  dalla loro capacità di distruzione , per lui del tutto incomprensibile.

La nuova specie aliena cominciò a sviluppare attrezzi sempre più letali per le specie native le quali erano da sempre abituate  a vivere in pace tra loro e con l’ambiente che li ospitava  (i predatori e le prede del loro conflitto perenne si erano ormai fatta una ragione).

Le specie native cominciarono seriamente a temere per la loro sopravvivenza.

Timore più che giustificato perché la specie aliena aveva consapevolmente ed anche inconsapevolmente ed incoscientemente sviluppato mezzi di distruzione di massa delle quali aveva perso il controllo.

Dato che si erano riprodotti a dismisura con i loro rifiuti avevano inquinato sempre di più il suolo, l’aria e le acque contribuendo a uccidere  sempre più  nativi.

Molti di essi venivano uccisi e divorati e moltissimi altri più o meno indirettamente sterminati.

Molte specie viventi di nativi cominciarono a scomparire e gli individui di queste tante specie, che bene si erano adattati con il tempo al Pianeta, non capivano come ciò potesse accadere.

Le varie specie dei nativi si erano così bene adattati ai loro così diversi e mutevoli ambienti in quanto erano tutti coscienti della loro reale natura .

Ciò li aveva da sempre aiutato a convivere con gli altri animali e con  le tantissime varietà di piante.

Non erano consapevoli di essere coscienti della loro reale natura , cosa questa per loro  naturale  e spontanea,  in quanto il loro attrezzaggio mentale era quello che era e molto differenziato da specie a specie.

Ma tutto ciò li rendeva però impotenti ed indifesi rispetto  alla capacità di distruzione della specie aliena e al loro numero sempre crescente.

Ciò a causa anche del fatto che  gli alieni, diversamente dalle specie  native,  non erano per niente coscienti della loro reale natura e nulla sapevano di sé.

Il che li rendeva particolarmente terribili, pericolosi e distruttivi.

La situazione andava peggiorando di secolo in secolo e negli ultimi due secoli le devastazioni avevano subito una accelerazione impressionante.

I fiumi ed i mari era pieni di rifiuti mortali per le specie che ivi vivevano, l’aria in tanti parti del pianeta era irrespirabile ed i ghiacciai avevano cominciato a sciogliersi.

Il suolo poi era pieno qua e là da montagne maleodoranti di rifiuti di tutti i tipi, sempre più pericolosi per la vita.

E come se tutto ciò non bastasse perfino il clima globale aveva cominciato lentamente a mutare.

Insomma il Pianeta aveva cominciato ad essere una trappola mortale per i nativi viventi che poco alla volta , una specie alla volta, sempre più soccombevano.

Ed era ben magra consolazione per loro che fosse diventata una trappola mortale anche per gli alieni che quel disastro avevano provocato.

Il tentativo degli alieni di trovare una via di fuga nello spazio esterno alla terra e nei pianeti vicini era stata solo una patetica illusione con il risultato di riempire di rifiuti sia quello spazio aperto che i vicini pianeti.

Il capo di una piccola colonia di scarafaggi  Genny,  colonia la quale  viveva in un angolo di un vecchio magazzino, era una blatta molto anziana e molto saggia.

Riunì i suoi, spaventati da tutti quei cambiamenti, e cerco di confortarli. Disse loro:” Questo non ci sarà di grande  aiuto ma sappiate che quando l’ultimo di noi, appartenente alle  specie native,  soccomberà sarà la fine anche degli alieni. Ed il bello sarà che nemmeno se ne accorgeranno e nemmeno se ne renderanno conto. Continueranno a distruggere e ad inquinare finchè anche l’ultimo di loro scomparirà dal pianeta. Ed allora, se qualcosa di vivibile sarà rimasto, verrà nuovamente il nostro momento.”

 

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