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E' possibile , ed in una certa misura osservabile , che il processo di evoluzione anatomica del cervello nel corso dei milioni di anni si riproponga nel processo di crescita anatomica di quest'organo nelle fasi di sviluppo dall'embrione fino al cervello completamente formato dell'adulto.

E ciò in quanto quella storia evolutiva è presente nella memoria genetica delle cellule in quel processo interessate.

La evoluzione  dello stesso cervello nel corso di quel lunghissimo periodo persegue le mutazioni anatomiche ma da un certo punto di quello sviluppo evolve nelle sue funzionalità operative.

Esso presumibilmente evolve nello sviluppo delle due funzioni inferiori (intuizione e sentimento) per poi evolvere ulteriormente nelle sue funzioni superiori (pensiero e percezione) .

Le quali diventano talmente dominanti ed ipertrofiche nella coscienza da inibire ogni ulteriore  possibilità di sviluppo delle due funzioni inferiori.

A questo punto l'evoluzione parrebbe lasciare alla specie ed all'individuo la possibilità di scegliere se continuare ad evolvere o a regredire: Nasce perciò nel secolo scorso la psicoanalisi.

A questo punto è lasciato nelle mani della specie il suo futuro: Far evolvere le funzionalità del cervello verso il funzionamento quantistico e verso la possibilità di acquisizione di conoscenza nella direzione della sopravvivenza della specie o immobilizzarsi nello status quo infantile , bloccando quindi un processo evolutivo di milioni anni , e portando lentamente la specie (e forse la vita sul pianeta)  verso la sua scomparsa.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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