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Con questo modo di dire si suole significare la morte dell’individuo.
Intendendo che la sua anima è stata resa a Dio.
In realtà quel modo di dire significa che lo spirito, l’elan vital, diciamo pure l’anima del morto o della morta è “ritornata alla casa del padre” ciò è scomparsa nell’inconscio.
In quell’inconscio che magari quel soggetto ha odiato con tutte le sue forze nel corso di tutta la sua vita, credendo di odiare la propria morte ed in realtà odiando sé stesso.
Dice una canzone degli Inti Illimani:
“Ya se va para los cielos
Ese querido angelito
A rogar por sus abuelos
Por sus padres y hermanitos
Cuando se muere en la carne
El alma busca su sitio
Adentro de una amapola
O dentro de un pajarito
La tierra lo está esperando
Con su corazón abierto
Por eso és que el angelito
Parece que está despierto.”
Secondo la canzone andina quando si muore (se muere en la carne) l’anima si rifugia o dentro un papavero o dentro un uccellino.
Che sono entrambi rifugi piuttosto sicuri e decisamnte simpatici per quella povera anima .
(scritto il 16/3/23)