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Uno vede un oggetto a pochi metri in un certo contesto e si chiede cosa diavolo sia, cosa possa essere..
Non capisce cosa possa essere e comincia a congetturare su di esso.
Ad un tratto gli appare chiaro di cosa si tratti.
E dà un nome all’oggetto.
I motori di ricerca (Google, Yahoo, Virgilio, ecc.) scansionano milioni se non miliardi di “oggetti” nei loro giganteschi database fino a quando non trovano la corrispondenza con la parola cercata ed allora forniscono all’utente il link o i link in merito a quella informazione .
I motori di ricerca non sono che una pallida imitazione di ciò che fa la coscienza percettiva quando si cerca di capire cosa sia l’oggetto che si sta osservando (grazie ai suoi neuroni a specchio che forniscono una immagine analogica della realtà sensibile).
Essa scansiona tra milioni o miliardi di pattern di rinascimento fino a quando non trova la corrispondenza e fornisce all’ego il nome dell’oggetto.
Ma questo motore di ricerca non è l’unico che la coscienza ha a disposizione.
L’altro motore di ricerca è quello che utilizza la funzione intuizione quando deve trovare il significato di un simbolo onirico.
Partendo dal simbolo essa scansione tutti i percorsi neuronali possibili tra quel simbolo dell’inconscio, e nell’inconscio, ed il significato, geneticamente innato, che risiede in qualche angolo della coscienza .
Angolo il quale, insieme a tutti gli altri significati ancora inconsci del Sé dell’individuo, costituisce la coscienza del Sé, essa pure ancora inconscia ed essa pure geneticamente ivi innata, dell’individuo stesso.
Se nel caso dei pattern di riconoscimento della coscienza percettiva si tratta di un meccanismo di ricerca di tipo comparativo nel caso della interpretazione del simbolo onirico la cosa è più complessa.
La ricerca tra i mille cammini possibili del percorso che connetta neurologicamente il simbolo onirico (ed il suo corrispondente contenuto istintuale dell’inconscio) ed il significato innato nella coscienza ha lo scopo di collegare energeticamente, libidicamente, quel contenuto istintuale, quell’istinto, alla coscienza.
Collegamento senza il quale rimane in atto una condizione di dissociazione della coscienza stessa relativamente a quello o a quegli istinti.
Si potrebbe pensare che la modalità di funzionamento della coscienza percettiva si rappresenti simbolicamente nella meccanica e nei sistemi meccanici mentre il sistema di funzionamento della coscienza cognitiva (la quale è quella che presumibilmente ricerca i significati dei simboli onirici) si rappresenti simbolicamente nei sistemi elettronici e nei sistemi digitali.