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Nell'individuo, la cui coscienza è dissociata , l'ego è funzione di una coscienza ,solo razionale, più o meno asfittica.
Esso è coattivamente dipendente da quella coscienza e ne è sovrastato.
E’ perciò soggetto ad ogni coazione in quella coscienza strutturata e la sua libertà e la sua possibilità di libero arbitrio pesantemente condizionata, se non azzerata, da quelle coazioni.
Nella coscienza del Sè la funzione egotica è invece "esorbitante" rispetto a quella pur ampia coscienza ed essa è funzione dell'intero cervello.
Il narcisismo , l'ego ridondante , l'ego monumentale , l'ego ipertrofico ,ecc. sono l'agito rappresentativo grottesco, paradossale e patologico di tale caratteristica dell'ego funzionalmente normale.
Per quanto possa sembrare strano, considerate le enormi problematiche che la patologia della coscienza pone all'individuo ed alla specie , la coscienza è SOLO una funzione accessoria della psiche umana e della vita.
Tutti i guasti mentali dell’individuo sono generati dalla condizione patologica di quella coscienza causata dalla sua disconnessione totale o parziale dalla sua reale natura istintuale e dalla più o meno feroce ostilità verso di essa.
E’ altresì altamente probabile che anche le patologie di natura fisica siano un portato conseguenziale di quella condizione di patologia psichica.