.
A questo punto si possono così sintetizzare i tre possibili stati evolutivi della coscienza umana:
- La coscienza dissociata da sé: La coscienza prima della nascita ha integrato un primo nucleo di coscienza di sé e le esperienze subito dopo la nascita confinano tale condizione (che avrebbe potuto, in caso di ambiente parentale favorevole, essere il primo passo per un sviluppo psichico normale) in una condizione di subalternità. Stato questo essenziale per assicurare un minimo di sessualità indispensabile per garantire la sopravvivenza di specie. Viene assicurato in questo stato lo sviluppo più o meno ampio delle funzioni superiori: pensiero/razionalità e percezione. Si sviluppano la coscienza cognitiva e la coscienza percettiva entrambi in stato dissociativo *.
- La coscienza , grazie al progressivo sviluppo della funzione intuizione, raggiunge il suo pieno sviluppo psichico adulto diventando la c.d. “coscienza del Sé” . Tutti i collegamenti tra patrimonio istintuale dell’individuo e coscienza sono stati attivati e si è presa coscienza di tutte e quattro le funzioni della coscienza (razionalità e percezione , sentimento ed intuizione). La coscienza cognitiva diventa l’interfaccia tra coscienza e contenuti istintuali dell’inconscio (e l’ego) mentre la coscienza percettiva , che ha integrato per ultima l’immagine del Sé , sarà l’interfaccia tra la coscienza e la realtà sensibile (e l’ego).
- Successivamente a questo stato la coscienza entra in modalità di funzionamento quantistico, uno stato per sua natura inconoscibile date le caratteristiche di funzionamento peculiari della materia elementare. Sono attivi nel rapporto tra istinti e coscienza i meccanismi dell’entanglement quantistico e dell’effetto tunnel più ogni altro meccanismo quantistico allo stato non noto o non ancora noto alla fisica quantistica.
(*) Ove l’ambiente parentale fosse particolarmente ostile ai contenuti istintuali dell’inconscio tale primo nucleo di coscienza di sé verrà subito dopo la nascita “rimosso” (rigidamente “confinato”) dalla coscienza. Si può parlare in questo caso di attivazione nella coscienza infantile , da parte di quell’ambiente, di un complesso di castrazione particolarmente attivo.