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Siccome i sogni hanno la funzione di mutare la coscienza nel senso di costruire nel cervello infantile una struttura di informazioni che definiamo “la coscienza del Sé” (in pratica il futuro adattamento dell’individuo adulto alla sua reale natura) si dovrebbe presumere che la funzione onirica (in un ambiente psichico favorevole alla crescita psichica) possa attivare dei processi neuronali , proteinici e quant’altro che corroborino il mutamento neuronale nella direzione di una nuova e sempre diversa strutturazione neuronale adeguata alle esigenze di crescita psichica ed al suo continuo processo evolutivo in quella direzione.
Ove ciò non dovesse avvenire nell’infanzia nel corso dell’imprinting infantile si deve altresì presumere che i percorsi terapeutici di tipo psicoanalitico (grazie alla interpretazione intuitiva dei sogni) possano sviluppare nella coscienza/cervello del soggetto le stesse tipologie di processi biochimici.
E ciò grazie anche alla nota plasticità cerebrale.