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A. Evoluzione.
L’adattamento evolutivo trova in sé, nel proprio codice genetico, l’adattamento psichico migliorativo rispetto alla situazione ambientale data.
Attraverso l’emulazione spontanea tra coscienze, grazie alle funzioni cerebrali innate e sviluppate (transfert e controtransfert) nonchè alle funzioni quantistiche della coscienza (per esepio la funzione intuizione), il vantaggio evolutivo si riproporrà “a macchia d’olio”, non solo una generazione dopo l’altra come nel caso della de-evoluzione, ma anche all’interno della stessa generazione.
E’ possibile, ma non verificabile, che tale diffusione spontanea avvenga, grazie ai suddetti meccanismi quantistici del cervello, molto più rapidamente all’interno della stessa generazione di quanto non possa avvenire nella riproduzione della de-evoluzione (la quale è legata alla diffusione, tramite riproduzione ed imprinting, da una generazione all’altra).
Grazie al rapporto interattivo tra psiche e codice genetico questo tipo di evoluzione e di soluzione adattativa vantaggiosa si riproporrà, successivamente, anche una generazione dopo l’altra grazie ad un imprinting non castrante.
Mentre a livello psichico questo tipo di evoluzione persegue la capacità intellettuale (razionale ed intuitiva) di distinguere, di includere, di accettare e di accogliere, a livello politico persegue la tendenza ad accorpare, ad unificare ed è orientata ovviamente verso una evoluzione migliorativa delle condizioni della specie e verso forme sempre più evolute di democrazia partecipativa.
B. De-evoluzione (o regressione evolutiva).
La de-evoluzione trova nell’ambiente sociale la soluzione adattativa peggiorativa che lo rende più adattato alla degradata situazione sociale e psichica data.
L’acquisizione di tale svantaggio evolutivo si riproporrà una generazione dopo l’altra attraverso la riproduzione e soprattutto attraverso l’imprinting infantile castrante.
Mentre a livello psichico questo tipo di de-evoluzione persegue la incapacità intellettuale, specificatamente solo razionale, di distinguere, di includere e di accettare, a livello politico persegue la tendenza a separare, al non distinguere e a massificare, ad escludere e ad emarginare (creando continuamente situazioni conflittuali sia intrapsichiche che nella realtà) sospingendo ovviamente verso evoluzioni peggiorative delle condizioni di specie e verso forme sempre più regressive di democrazia con evidenti simpatie verso gli autoritarismi.
Visto il tipo e rapidità di diffusione del vantaggio evolutivo possibile di cui in A., FORSE, c’è una speranza nel futuro della specie umana e della vita animale.
Translation:
A. Evolution
The evolutionary adaptation finds within itself, in its own genetic code, the improved psychological adaptation to the given environmental situation.
Through spontaneous emulation between consciousnesses, thanks to the innate and developed cerebral functions (transference and countertransference) as well as the quantum functions of consciousness (for example the intuition function), the evolutionary advantage will be reproduced "like a ripple", not only generation after generation as in the case of de-evolution, but also within the same generation.
It is possible, but not verifiable, that such spontaneous diffusion occurs, thanks to the aforementioned quantum mechanisms of the brain, much more rapidly within the same generation than it can occur in the reproduction of de-evolution (which is linked to the diffusion, through reproduction and imprinting, from one generation to another).
Thanks to the interactive relationship between psyche and genetic code, this type of evolution and adaptive solution will be reproduced, subsequently, also generation after generation thanks to a non-castrating imprinting.
While at a psychic level this type of evolution pursues the intellectual (rational and intuitive) ability to distinguish, include, accept and welcome, at a political level it pursues the tendency to merge, unify and is obviously oriented towards an improved evolution of the conditions of the species and towards increasingly evolved forms of participatory democracy.
B. De-evolution (or evolutionary regression)
De-evolution finds in the social environment the worsening adaptive solution that makes it more adapted to the given degraded social and psychic situation.
The acquisition of this evolutionary disadvantage will be reproduced generation after generation through reproduction and especially through castrating infantile imprinting.
While at a psychic level this type of de-evolution pursues the intellectual inability, specifically only rational, to distinguish, include and accept, at a political level it pursues the tendency to separate, not to distinguish and to massify, to exclude and to marginalize (creating continuously conflictual situations both intrapsychic and in reality) pushing obviously towards worsening evolutions of the conditions of the species and towards increasingly regressive forms of democracy with evident sympathies towards authoritarianisms.
Conclusion
Given the type and rapidity of diffusion of the possible evolutionary advantage mentioned in A., there is hope for the future of the human species and animal life.
Explanation:
The author of this text argues that there are two types of evolution: evolutionary adaptation and de-evolution.
Evolutionary adaptation is the process by which a species or individual becomes better adapted to its environment. This can happen through a variety of mechanisms, including natural selection, genetic
(scritto il 29/1/24)