Al mattino , dopo
l’alba, è d’uopo sgranchirsi le
gambe con un po’ di bici in mezzo ai grandi campi nell’aria fresca
pulita di quelle ore.
Percorrere lentamente
quelle stradine regala talora la visione di qualche animale selvatico
che vive in libertà.
Ne ho già
scritto.
Talora sono degli
aironi, delle cornacchie o delle anatre selvatiche.
Altre volte delle
gallinelle d’acqua o delle nutrie.
Qualche volta dei
vispi scoiattoli.
Stamane al mio passaggio un
leprotto dalle lunghe orecchie è schizzato via attraversando velocissimo
e silenziosamente il campo.
Quando la Natura ci regala
la visione di un selvatico in libertà si ha la sensazione di essere in
qualche modo toccati dalla grazia.
Di quella divina ,
per chi ci crede, o di quella terrena che è la forma più alta di
espressione con la quale si esprime la bellezza.