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L’esperienza dolorosa (in quanto castrante) struttura di sé un’area di coscienza.

A causa della sofferenza di cui  è portatrice quella esperienza essa viene segregata nella coscienza stessa (Primo termine del conflitto bloccante tra coscienza ed inconscio lato coscienza.)

La sofferenza corrispondente (ed il suo significato) vengono  invece  rimossi e diventano  un piccolo inconscio “dedicato” a quella esperienza dolorosa e castrante (Secondo termine del conflitto bloccante tra inconscio e coscienza lato inconscio).

Questo “piccolo inconscio dedicato” è un piccolo motore energizzante che rende attiva e permanente ciò che di negativo nella vita quella esperienza  è in grado di produrre.

Non si può escludere che sia propria quella sofferenza rimossa ed il suo significato (ma forse sono la stessa cosa) a generare nell’inconscio questa forma di energizzazione.

Come a dire che la sofferenza rimossa/significato ostile  nell’inconscio si trasforma in energia, produce energia ed energizzazione.

Come a dire che ogni male dell’individuo si fonda sulla sua sofferenza inconscia (quale che ne sia la causa).

Come a dire che il prendere coscienza di quel significato e percepirne la corrispondente sofferenza nel corso di un processo di crescita è la via della guarigione.

 

 

 

 

 


 

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