L’antropomorfizzazione è la saturazione
di ciò che è umano , in tutti i suoi molteplici aspetti, dell’ambiente
naturale.
Essa con la sua pervasività in
quell’ambiente ha impedito ed impedisce
lo sviluppo spontaneo e l’evoluzione delle altre specie di viventi ,
siano esse appartenenti alle specie animali che vegetali.
La condizione di dissociazione diffusa
negli umani e il pressochè generalizzato blocco di ogni possibile
crescita psichica spontanea, naturale ed istintiva (in altre parole
genetica) nei bambini, e quindi negli adulti, è ancora un effetto di
tale antropomorfizzazione.
L’umano troppo umano nella psiche del
genitore dissociato da sé diventa ,nella trasmissione che ne fa la
comunicazione transferale prima e la comunicazione sensibile dopo,
l’umano troppo umano nella psiche dei suoi figli.
Impedendo alle loro coscienze di
integrare in loro stesse le cosiddette funzioni inferiori (intuizione e
sensazione) le quali consentirebbero alla coscienza infantile
di integrare i sé i significati
del linguaggio onirico che quei significati (le informazioni
fondamentali che definiscono il Sé di ciascun individuo) veicolano.
La specie umana con le sue tecnologie ed
il suo disprezzo per ogni forma di vita che non sia umana è ormai da
tempo diventata la specie dominante del pianeta.
Ormai priva di competitor ha devastato a
sua immagine ogni ambiente naturale ed impedito lo sviluppo naturale
della vita delle altre specie contribuendo inoltre
ad eliminare una quantità di
specie viventi che si erano sviluppate nel corso di milioni di anni di
evoluzione.
La condizione dissociativa diffusa e la
potenza di taluni complessi di castrazione hanno portato al potere in
alcune nazioni individui spregiudicati che hanno in assoluto disprezzo
la vita in ogni sua forma e esibiscono il loro razzismo e la loro
volontà di potenza come se fosse un merito.
La specie umana non è nuova ad
esperienze del genere.
La seconda guerra mondiale, con il suo
tremendo fardello di morti e di distruzione ,
si è resa necessaria per
combattere e distruggere le conseguenze di azioni di leader e di nazioni
che di quelle ideologie devastanti si erano fatte fin troppo efficienti
esecutrici.
A scapito di un immenso numero di
inermi.
A quanto pare la storia ha una sua
tendenza a ripetersi e non c’è di che stupirsi.
Le condizioni psichiche di massa che
hanno provocato allora quell’immenso disastro non sono , nelle masse ,
cambiate.
E ciò che è accaduto allora può accadere
anche oggi.
Con il più la disponibilità di armi in
grado di sterminare in un colpo solo milioni di esseri umani e
potenzialmente di distruggere il pianeta.
Tutto questo porta la vita su questo
pianeta su una strada in lenta discesa verso l’abisso.
Non sappiamo se ciò sia irreversibile.
Forse il destino che questa specie ha
scritto e sta scrivendo punta verso la sua scomparsa dal pianeta .
Del resto anche in un’altra epoca
lontana una specie
dominante e totalizzante
(quella dei grandi rettili)
che aveva dominato
pervasivamente l’intero pianeta ad un certo punto della sua storia si è
estinta (quale che siano state le cause di quella estinzione)
consentendo allora una rinascita della vita in altra forma , in molte e
diverse altre forme , nel pianeta stesso.