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Occorre essere grati, molto grati, a C. G. Jung  per aver osservato , rilevato e descritto questi fenomeni  che talora parrebbero configurare , nel descriverli, fenomeni del delirio sia della percezione che della mente.

Tali fenomeni sono così pressanti , si fanno notare in modo così coinvolgente che è impossibile non rilevarli, è impossibile non cercare di capirne il significato , è impossibile non descriverli.

Senza dubitare a volte del proprio equilibrio mentale.

Tutte queste premesse tra poco ben si comprenderanno.

Giungo a casa ed il pesante cancello elettrico che mi consente l’accesso fa un salto e si blocca a fine corsa .

Impossibile entrare in casa.

Telefono all’elettricista che si è preso più volte cura del  motore elettrico di questo cancello e per fortuna (ma fortuna non è) sta lavorando ad un altro cancello a 100 m. da dove abito io.

Osserva , scruta da fuori , insieme solleviamo un  poco il pesante cancello , entra traffica con il motore e lo mette a posto.

Il giorno dopo la macchinetta automatica a capsule con il quale preparo il caffè comincia a dare i numeri e si ferma definitivamente.

Sfighe ripetute !?. La sfiga non c'entra.

Per capire cosa è successo occorre fare delle premesse:

Le esperienze vissute si stratificano nella coscienza cronologicamente .

Quando si rappresentano nei fenomeni di sincronicità nella realtà sensibile la cronologia temporale risulta invertita .

Come già osservato altre volte il processo ricorda la tecnologia di archiviazione dei buffer chiamata FILA (first in last out.): L’ultimo che entra è il primo ad uscire.

L’esperienze che entrano nella coscienza percettiva parrebbero subire in quel processo mnemonico ed espressivo lo stesso meccanismo che il cristallino dell’occhio produce alla immagine  reale : Il suo capovolgimento.

In questo caso il suo capovolgimento cronologico.

Che cosa metadicono quei due fenomeni di sincronicità ?.

Dicono che dapprima si installa nella coscienza la “stupida macchinetta” dissociata che attiva il suo conflitto con i contenuti istintuali dell’inconscio con la conseguenza di bloccarne l’accesso alla coscienza stessa (il cancello si blocca).

Il risanamento psichico ha dapprima “fatto fuori la stupida macchinetta” (la macchinetta del caffè cessa di colpo di funzionare) e dopo viene consentito l’accesso alla coscienza di quei contenuti (il cancello viene riparato e si apre).

Quei fenomeni dicono anche dell'altro.

Dice che ad ogni mutamento dell’inconscio e nell’inconscio “parte “ un fenomeno di interazione con dei circuiti elettronici * di  apparati simbolicamente significativi che vanno a rappresentare il significato di quel mutamento producendo così nella realtà sensibile fenomeni di sincronicità.

Dicono che tali fenomeni attingono la coscienza percettiva mutandola in quanto tale coscienza, a quanto pare,  non può mutare grazie ai sogni ed alla loro interpretazione ma solo grazie ai quei fenomeni  "esterni" ed alla loro interpretazione.

(*) I fenomeni di sincronicità non attingono solo i circuiti elettronici ma anche gli esseri viventi inducendo comportamenti significativi per l’osservatore che li nota. Questo  aspetto di quei fenomeni è particolarmente delicato e significativo.Tali fenomeni non hanno nulla di esoterico ed il loro funzionamento va ricercato nei meccanismi della fisica quantistica.

 

 

 


 

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