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La coscienza infantile sviluppa una dipendenza dalla figura materna (dalla sua coscienza) per ovvi motivi legati alla sopravvivenza del bambino/a.

Questa dipendenza aspetta speranzosa il via libera per il successivo sviluppo psichico di quella piccola coscienza.

Cosa che a quanto pare di rado accade.

Quella dipendenza infantile nell’adulto si trasferisce sulla coscienza del partner ed assegna dei ruoli inconsapevoli per entrambi: La figura femminile svolgerà  il ruolo “materno” e quella maschile il ruolo “dell’infante”.

E si perpetua così il “complesso materno”.

Tale dipendenza inconscia si rappresenta nella realtà in forme di dipendenza “visibili” :Il tabagismo, l’alcolismo , la dipendenza da droghe, ecc., ecc..

La perdita più o meno accidentale di questa dipendenza crea nella coscienza dissociata che in quella dipendenza aveva trovato un equilibrio un profondo scompenso il quale si rifletterà nella realtà con crisi di ansia e di panico ed una quantità di sintomi somatici dolorosi.

Dice un sogno: “Le truppe nel lontano Nagorno Karabach sono in agitazione per via che non vengono pagate   e per mancanza di viveri che ritardano per arrivare.”

Esso dice di una coscienza molto dissociata entrata in uno stato di crisi (le truppe del lontano Nagorno Karabach in agitazione)  a causa della perdita della dipendenza che ha privato di colpo questa coscienza dell’afflusso libidico e delle informazioni che quella dipendenza le assicurava.

 

 


 

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