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Definire i simulacri come simbolici è una tautologia.

Nel senso che il simulacro è un simbolo reificato.

Assolve la stessa funzione psichica dei totem, reificazioni essi pure ,talora ,  di divinità.

Girava tempo fa in città un uomo in una moto dotata di sidecar , nel quale era adagiata una bambola di plastica a grandezza naturale.

Un simulacro di donna quindi.

Dopo qualche anno è ricominciato a circolare e stavolta erano adagiati accanto alla bambola di gomma due bambolotti.

Come a voler significare che oltre a possedere un simulacro di donna l'uomo possedeva anche due simulacri di figli.

Tristissimo!.

I simulacri non sono ovviamente, come accade per tutti i simboli, la cosa in sé .

La rappresentano.

E in ciò che rappresentano l'individuo può liberamente scegliere se credere o meno.

In talune religioni i simulacri della divinità sono severamente vietati in quanto ritenuti offensivi rispetto a quella divinità.

Qualsiasi statua o dipinto rappresenta qualcosa ma non può considerarsi un simulacro.

In quanto il simula-cro rappresenta sempre qualcosa di simil-sacro, qualcosa che simula il sa-cro.

 (scritto il 19/3/23)

 

 

 

 

 

 


 

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